
Passeggiando per i meravigliosi sentieri dello sport, succede che Giorgio “Ciccio” Rossetti, Toio e Papuz, si mettano in testa di far rivivere la gioia del basket giocato ormai qualche settimana (!!) addietro, creando una lista whatsapp di 123 ex giocatori, oltre 70 dei quali rispondono PRESENTE e appunto si presentano alla cena organizzata presso il ristorante “I Platani” di Villanova.
In un momento ormai dominato dai social, questi atleti decidono invece che l’analogico è ancora di moda, ma soprattutto piace, perché è bello incontrarsi dopo tanti anni, con qualche segno del tempo in più ma con un cuore grande da condividere. Giocatori di serie A, di prima divisione e promozione, dirigenti, allenatori, le atlete del basket femminile e le ufficiali di campo, decidono quindi di mettere le gambe sotto al tavolo, di ritrovarsi per ridere, scherzare, ricordare le mille avventure vissute sul parquet dei tanti campi battuti.
La serata è stata decisamente emozionante, ne sono la testimonianza concreta i messaggi del giorno dopo. Fabrizio si rammarica di “non aver salutato tutti, ma faccio i complimenti agli organizzatori per la bella serata ricca e pregna di bei sentimenti e ricordi di rinnovata amicizia”, Mariagrazia che “ringrazia di cuore, siete tutti fantastici. Quante risate ed emozioni”. Come altri, è Rinaldo che “ringrazia la triade per la grande organizzazione e per avermi permesso di partecipare ad una serata indimenticabile con tutte le belle persone presenti”.
Mauro sintetizza il sentimento comune: “Grazie, nell’era dei social e dei messaggini incontrare tanti amici dal vivo, poter abbracciare, parlare, ricordare con persone che hai conosciuto, frequentato e condiviso sensazioni che solo lo sport può darti è sempre un regalo. Complimenti al trio che ha permesso di darmi questa emozione, ne avevo bisogno. Buona vita a tutti”
Passione, emozione, risate, le parole che si rincorrono; Abbracciamoli è onorata di annoverare questi atleti tra le Persone che hanno fatto dello sport un motivo di vita. Mai come in questo caso, lo sport è aiuto alla sport therapy, di cui questi bambini hanno davvero bisogno. Nella vita, come nello sport, nel lavoro, in famiglia, la fatica e la perseveranza permettono di raggiungere preziosi risultati. Quando si affronta una malattia, è come affrontare una gara in solitaria. L’allenatore, il preparatore, lo psicologo e lo staff, ’’la squadra’’, pone rilievo sull’importanza dell’aiuto e del sostegno nell’affrontare qualunque vittoria che simboleggia il percorso lungo e faticoso di guarigione dalla malattia.
“Ad essere in tanti si fanno grandi cose”, questa donazione di 780€ ne è la conferma.